Le piogge acide sono un fenomeno di cui si sente parlare ormai da diversi anni, conseguenza dei processi industriali e naturali e, in generale, delle sostanze inquinanti immesse nell'aria prevalentemente per cause legate all'uomo. In questo articolo vediamo meglio che cosa si intende per pioggia acida, come si formano e che conseguenze hanno sulla salute delle persone e dell'ambiente.
Quando si parla di pioggia acida, si intende una precipitazione la cui acidità, appunto, è superiore alla norma. Questo fenomeno è generalmente conseguenza dell'inquinamento atmosferico che, a contatto con l'acqua in precipitazione, ne aumenta l'acidità oltre i valori normali.
Per prima cosa è importante ricordare che l'acidità di una qualsiasi sostanza viene espressa tramite una particolare scala di valori, il pH. Questa scala può assumere valori da 1 a 14 e, in particolare:
sostanze con pH da 1 a 7 sono considerate acide;
sostanze con pH uguale a 7 sono considerate neutre;
sostanze con pH tra 7 e 14 sono considerate basiche.
Ovviamente, acidità e basicità di una sostanza aumentano man mano che ci si allontana dal valore neutro della scala. Le piogge dovrebbero avere un pH compreso tra 5 e 6,5: si definiscono piogge acide le precipitazioni con un valore di pH inferiore a 5.
La principale causa dell'acidificazione della pioggia è dovuta alla presenza, in atmosfera e al suolo, di elevate quantità di anidride carbonica, ossidi di zolfo e, in parte minore, di ossidi di azoto.
La presenza di queste sostanze nell'ambiente deriva sia da cause umane che naturali: industrializzazione e trasporti sono tra le cause principali dell'attività umana, a cui si uniscono processi naturali come le eruzioni vulcaniche.
Questi inquinanti, se dispersi in atmosfera in forma gassosa, reagiscono con il vapore acqueo presente formando acidi (ad esempio solforico o nitrico) e abbassando quindi il pH della pioggia che ricade puoi al suolo. Se, invece, le sostanze inquinanti sono già depositate sul terreno, queste reagiscono con le precipitazioni che vengono a contatto col suolo dando origine agli acidi.
Le piogge acide hanno importanti conseguenze sulla salute dell'ambiente e, in minor parte, su quella umana, soprattutto se il fenomeno si protrae a lungo nel tempo. I danni che possono causare sono diversi a seconda dell'acidità e delle zone colpite ma, in generale, le principali conseguenze delle precipitazioni acide sono da ricercare nelle acque superficiali, nel terreno, nella vegetazione e nelle città.
Le precipitazioni a elevata acidità possono comportare una variazione del pH delle acque superficiali rendendo così l'ambiente inospitale e inadatto alla vita degli animali che generalmente lo occupano. Questo fenomeno comporta una riduzione della fauna e della biodiversità di queste zone. Inoltre l'acidità elevata viene trasmessa tramite la catena alimentare andando quindi a impattare sull'intero ecosistema.
La pioggia acida che ricade al suolo e viene assorbita riduce il pH del terreno rendendolo un ambiente inadatto alla proliferazione di importanti batteri necessari alla sopravvivenza della vegetazione. L'impoverimento nutritivo del suolo comporta la morte della vegetazione che lo occupa danneggiando anche le coltivazioni e riducendo l'efficienza dei raccolti: i danni delle piogge acide sui raccolti devono quindi essere contrastati utilizzando fertilizzanti e sostanze capaci di ripristinare i nutrienti del suolo.
Anche l'alta vegetazione subisce danni dalle piogge acide riducendone la resistenza e la capacità di sopravvivenza in situazioni più estreme (come le gelate).
Nelle città e nelle zone urbane in generale, le precipitazioni acide sono in grado di corrodere e danneggiare edifici e monumenti, in particolare quelli costruiti con pietre calcaree e marmi poiché l'acidità delle piogge reagisce con questi materiali dissolvendoli.
Per quanto riguarda l'uomo, la sua salute è compromessa principalmente per gli inquinanti dell'aria e non direttamente dall'acidità delle piogge se non per via delle conseguenze indirette che queste precipitazioni hanno sull'ambiente.