Misurare i consumi elettrici è un ottimo modo per conoscere l'effettivo impatto delle nostre abitudini sulla bolletta della luce e, allo stesso tempo, per valutare le performance dei nostri elettrodomestici. Il misuratore di energia elettrica, ad esempio, può essere sfruttato per capire quanto consuma la lavastoviglie durante il suo funzionamento o quanta energia elettrica assorbe il nostro forno durante la cottura degli alimenti.
Esistono diverse tipologie di misuratore elettrico che si adattano alle esigenze di ciascuno. in questo articolo vediamo quali sono i diversi tipi di contatore di consumi elettrici ad oggi esistenti e come questo semplice dispositivo può essere un valido alleato alla lotta agli sprechi energetici.
Sul mercato esistono diversi misuratori di consumi elettrici che si differenziano per alcune caratteristiche, dalla massima tensione sostenibile al tipo di connessione, senza dimenticare la fascia di prezzo. A seconda delle esigenze di ciascuno e delle disponibilità economiche, è possibile optare per il modello più adatto al proprio obiettivo. Va comunque considerato che, a seconda della tipologia e delle caratteristiche, un misuratore di consumi può costare da pochi euro a qualche decina.
In particolare, i misuratori di corrente si dividono in tre tipologie sulla base del modo in cui si collegano alla rete elettrica:
Prese smart, inserite tra la presa a muro e l'elettrodomestico. Queste prese inviano le informazioni di consumo ad una app per smartphone che permette di consultare i dati registrati, ma anche di controllare da remoto il funzionamento della presa a cui sono connesse. Avevamo parlato in modo approfondito delle prese smart in questo articolo.
Conta-kWh, possono collegarsi alla rete in modo analogo alle prese smart o tramite delle pinze amperometriche da collegare al quadro elettrico. A seconda della posizione e della tipologia, possono fornire informazioni sui consumi del singolo elettrodomestico o dell'intero impianto di casa;
Misuratori da connettere al contatore della luce: sono strumenti wireless che si collegano al contatore in modo molto semplice e inviano dati ad una app per smartphone che permette di monitorare i consumi.
Un misuratore collegato al contatore elettrico, ad esempio, permette di conoscere in ogni momento la quantità di energia assorbita dal nostro impianto: in questo modo è molto semplice valutare il contributo di un particolare elettrodomestico verificando, durante il suo utilizzo, quanto i consumi variano rispetto alla norma. Molti modelli permettono anche di conservare uno storico di dati di consumo, utile per valutare le nostre abitudini nel tempo.
I misuratori di energia elettrica possono essere dei validi alleati alla lotta agli sprechi aiutandoci a migliorare le nostre abitudini. Grazie al monitoraggio continuativo dei consumi possiamo infatti individuare e correggere alcune abitudini fonte di sprechi energetici, come luce e apparecchi elettronici accesi senza una reale necessità o elettrodomestici energivori di bassa classe energetica che potrebbe valer la pena sostituire nel prossimo futuro.
Poter visualizzare concretamente i dati di consumo permette di sensibilizzarci maggiormente sul tema dello spreco energetico perché ci aiuta a mettere in evidenza come alcune nostre abitudini quotidiane possono impattare sulla bolletta della luce e, di conseguenza, sulle nostre spese. Questo genere di comportamenti passa spesso inosservato a causa della difficoltà oggettiva di percepire i piccoli sprechi energetici: proprio in questo senso un misuratore di corrente può diventare un valido alleato.