La voltura è la pratica che permette di cambiare l'intestatario di un'utenza luce o gas. Può essere richiesta solo se valgono determinati prerequisiti e, a seconda dei casi, può essere con o senza accollo. In questo articolo approfondiamo proprio questo tema: vediamo quali sono le differenze tra voltura con accollo e senza accollo e in quali casi può essere richiesta l'una o l'altra.
La voltura delle forniture luce e gas può essere richiesta tutte le volte in cui c'è la necessità di modificare l'intestatario del contratto luce o gas. La condizione necessaria affinché possa essere effettuata una voltura è che il contatore sia attivo e funzionante; in caso contrario questa pratica non è richiedibile ed è necessario procedere a un subentro (Leggi qui per approfondire le differenze tra voltura e subentro).
Si può richiedere la voltura delle utenze in ciascuno dei seguenti casi:
acquisto o affitto di un nuovo immobile con contatori ancora attivi;
decesso dell'intestatario di una fornitura luce o gas di cui si è erede (voltura mortis causa);
separazione o divorzio da coniuge o convivente intestatario delle utenze;
trasferimento di un coinquilino intestatario delle forniture di energia.
In tutti questi casi è possibile richiedere la voltura delle utenza e, se si desidera, cambiare contestualmente il fornitore luce e gas per scegliere quello che maggiormente risponde alle proprie esigenze o propone un'offerta luce e gas che meglio si adatta ai nostri bisogni.
A seconda dei casi, esistono due diverse tipologie di voltura che possono essere richieste:
la voltura con accollo;
la voltura senza accollo.
Le differenze principali riguardano la gestone dell'eventuale debito pregresso che il precedente intestatario ha nei confronti del fornitore di energia e i costi della pratica.
Nel caso della voltura con accollo, il nuovo intestatario dovrà prendersi l'onere di saldare i debiti in sospeso asciati dal precedente intestatario e la pratica è gratuita; al contrario, nella voltura senza accollo o voltura ordinaria, la morosità pregressa non viene trasferita al nuovo intestatario, ma la pratica ha dei costi.
È importante tenere presente che non è possibile scegliere quale delle due tipologie di voltura applicare a seconda del proprio interesse, poiché ciascuna di esse può essere effettuata solo in casi specifici. In particolare:
la voltura senza accollo viene applicata in tutti i casi di cambio intestatario ad eccezione di quelli conseguenti al decesso o al divorzio dal precedente intestatario.
Ad esempio, viene utilizzata quando si acquista o affitta una nuova abitazione oppure se si vuole spostare l'intestatario tra persone conviventi. Come già anticipato, la voltura senza accollo è soggetta al pagamento di un importo inserito nella bolletta di apertura che va a remunerare le attività di gestione svolte sia dal fornitore che dal distributore locale.
La voltura con accollo, invece, viene utilizzata in caso di decesso o di divorzio. Il nuovo intestatario avrà l'onere di saldare l'eventuale morosità pregressa lasciata in sospeso dal precedente intestatario delle forniture e la pratica non ha costi.